QUESTO CAMMINO COSÌ IMPERVIO

La pianura è seminata
Distesa di pietre laviche
Dove stenta l'aurora e governa la nebbia

Si ode in sottofondo una canzone triste
E la serenità appare distante
Come la fioca luce di un lumino

Cos'è quel rumore, cosa c'è là fuori?
E' la gente che lotta
E' la gente che muore

Le dita sono silenziose appendici
Protese in silenzio
verso un sole avaro

E le labbra sono serrate
Sulle spasmo del domani.
Come cristalli di cera.

 

Facce accondiscendenti
Sogghignano
E gli sguardi
Calici amari da bere per forza.

 

Indossando il migliore dei finti sorrisi
Incontrando quelli più falsi
Abbassando testa e cuore.

Quanta forza ci vuole
Per amare la vita
Per seminare fiori

E le gambe a sera
Chiedono solo un po' di sollievo
Un attimo di tregua.

Non perdona la giungla
Come il deserto, i ghiacci del nord
E il mare quando è grosso.

Quando germoglieranno i semi?

Le parole sono come stracci
Che possono diventare stoffe pregiate
Ma rimangono solo parole.

 

Sprofondo inutile ed empio
Senza barca e senza vanga
Con il calore che riempie le mani

Ma in fondo amo questo mondo
Amo la sfida e la lotta
Perché ho quel calore.

Ary